Vladimiro, insieme all’amico Amilcare, scopre nella cantina del padre morto un vino che ha il potere di condurre nell’aldilà, aprendo una porta che sembra a doppio senso di marcia. Nei loro viaggi di ‘esplorazione’, che diventano via via sempre più consapevoli, riportano in vita un inquietante serial killer. Morti violente e rituali misteriosi coinvolgono nel gioco un Dipartimento di Sicurezza Nazionale deviato e un’organizzazione occulta che cerca di impossessarsi del segreto. I due protagonisti, affiancati da Lidia De Carolis, agente di polizia all’oscuro delle trame dei suoi superiori, si scontreranno con diversi personaggi, reali e surreali, affronteranno prove e acquisiranno informazioni, guidati nella soluzione dell’enigma dal padre di Vladimiro, il misterioso Professor Chenier, scienziato-vignaiolo beneficiario e benefattore del dono, il misterioso ‘Caresse de Roi’ capace di aprire ‘quella’ porta… Thriller? Fantasy? Commedia surreale? Forse tutte e tre le cose insieme. Butterfly zone è un racconto dichiaratamente poetico e sorridente, nonché profondamente mediterraneo, costruito attraverso una struttura e un sapore decisamente innovativo. Film dunque di sorriso e non di denuncia, di dubbi insoliti e di scoperti inganni, forse un invito ad abbandonare le credenze.