Il gentile Corvetto, assistente di Mago Merlino, scivola da un secolo all’altro “come se niente fosse…”.
Nelle sue mire la sorte di Dante Alighieri e Beatrice e due loro discendenti di epoca attuale.
Così, a confronto, la fioritura linguistica del fiorentino (poetica e non storica), si misura con i barbarismi attuali.
Ma il confronto e le similitudini si intrecciano nei comportamenti e nella sostanza complessiva delle rispettive esistenze dei personaggi.
Siamo in una favola, danzante in quegli spazi inconfessati che separano la sincerità dalla menzogna: ma una favola ottimista, che sorride prima ancora di presumere.