“Alan J. Scott non era né un santo né un eroe. Non cercava il divino né il divino aveva mai cercato lui e il solo eroismo che gli appartenesse era la sua vita assolutamente normale……. Neppure l’avventura
che lo colse a pochi chilometri da Firenze in una pigra domenica di maggio, che avrebbe piegato cuori più saldi e caratteri più temerari, riuscì a condurlo alla santità. La sorpassò semplicemente”.
19 chilometri a Firenze. In viaggio per raggiungere la moglie Laureen, una delle ‘cose’ perfette e omologate della sua vita, Alan J. Scott, brillante professore di antropologia, decide per una deviazione verso le morbide curve delle colline toscane che lo condurranno, ospite inconsapevole, ad un castello e ai suoi abitanti.
Grottesco e incredibile, il mondo che si spalanca per Alan J. Scott, eroe solitario e sufficientemente
dotato di cinismo scanzonato per tuffarsi e nuotare nei ‘non sense’ che lo accolgono, delinea
personaggi antichi e al contempo futuribili, che giocano con le buone maniere e la perversione.
Chi è il Castellano e chi sono i suoi misteriosi ospiti? E’ possibile che in una modernità così esplicita esistano ancora Vizi e Virtù che si contendono la scena del mondo e dell’anima?
Vestiti di panni moderni e antica cortesia, dotati di intuito e tecnologia con le quali intervenire sulla
scena virtuale dell’umanità, saranno proprio gli anfitrioni del castello, frutto della penombra che a tutti appartiene e che forse solo il peccato consente di esplorare nelle sue trame più profonde, a suggerire e materializzare nuove inaspettate possibilità.
Come in un perverso gioco di ruolo, Alan J. li incontrerà tutti, forti del segno ambivalente del proprio potere e con loro giocherà la sua nuova partita, dove non esistono regole e dove tutto è possibile.
Persino l’incontro con Dio, ‘sublime’ personaggio che si diletta di verità e di sport.
Un unico obiettivo: decifrare l’enigma che ciascuno di loro porta dentro e renderlo in qualche modo
familiare. Un solo amico nel viaggio attraverso i misteri celati nel castello: un estemporaneo Jocker che appare e scompare. Una sola porta d’accesso alla salvezza o alla perdita di sé: uno specchio
misterioso come colui che lo abita.
Ma non basterà ancora, ci vuole ben altro per placare il cuore inquieto di un miscredente che cerca la strada di casa. La chiave del gioco resterà misteriosa e introvabile fino alle ultime battute, quando, caduto nella trappola finale dell’Altissimo, Alan J. si confronterà con la Morte e sceglierà una soluzione estrema.
E il settimo giorno… Alan J. Scott tornerà nel mondo portando con sé qualcosa di assolutamente
prezioso. Eh, sì, si possono fare molte cose in una settimana.
